Deceuninck-QuickStep, Eddy Merckx su Remco Evenepoel: “Devi imparare a camminare prima di poter correre”
Eddy Merckx ha appena compiuto 75 anni. Dall’alto della sua enorme bacheca di trofei e di una carriera ben oltre la leggenda, il belga è spesso chiamato a esprimere giudizi sul ciclismo del presente. E anche posto come pietra di paragone, decisamente scomoda in realtà, rispetto ai talenti che man mano emergono a livello mondiale. È il caso di Remco Evenepoel, giovane fenomeno del ciclismo belga che pare non porsi limiti rispetto alle sue ambizioni. I primi passi del 20enne sono stati eccellenti, se si pensa che fra 2019 e 2020 ha vinto Clasica San Sebastian, Giro del Belgio, Vuelta a San Juan e Volta ao Algarve.
Merckx, però, non ne è ancora del tutto innamorato. Durante un’intervista concessa a Sporza, è stato chiesto al “Cannibale” quali sarebbero i corridori di riferimento di una eventuale sua squadra nel mondo del ciclismo attuale: “Vorrei Mathieu van der Poel ed Egan Bernal. Evenepoel? Oggi Van der Poel ha dimostrato più di Evenepoel”, la ponderata risposta del fresco 75enne.
Tornando sul talento della Deceuninck-Quickstep, Merckx si è così espresso: “Ha ancora bisogno di tempo, non si può paragonare quel che ha fatto lui rispetto a quanto ottenuto da Bernal. Il Giro d’Italia? Spero che sia lì a giocarselo. Ma è la prima grande corsa a tappe che affronta, senza mai averlo provato prima. A quell’età può sembrarti facile, ma può anche essere deludente. Sicuramente io non spero che Remco deluda, anzi. Ma bisogna imparare a camminare prima di poter correre“.
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